Arte Sartoriale : Lo stile napoletano

Arte Sartoriale : Lo stile napoletano

La confraternita dell'arte dei Giubbonaj e dei cositori, fondata a Napoli nel 1351, fù probabilmente la più antica associazione di Sarti sorta in Italia.

In quella parte della vecchia Napoli che si stende attorno all'ampia piazza del mercato vi è l'antica chiesa gotica di Sant'Eligio al Mercato. Qui , in una cappella dedicata a San Michele Arcangelo, si radunavano i sarti Napoletani fin dal 1351 in una confraternita che probabilmente , aveva solo carattere religioso anche se, quando sorse, le furono attribuiti scopi e finalità di una vera e propria corporazione di mestiere.

Si dice che si tratta del più antico "circolo di sarti" di cui si abbia notizia, e questo primato inorgoglisce i bravi sarti napoletani d'oggi.

Con lo stabilirsi della dinastia Aragonese nasce a Napoli la grande arte sartoriale, Pietro di Mondragone è il primo grande sarto napoletano.

Alla fine del 400 , Napoli contava cento mila abitanti, una fiorente industria della lana e una fiorentissima industria della seta, che pare dessero vita a metà degli abitanti; era divenuta rapidamente una delle più reputate Corti sovrane d'Europa, riempita di capolavori d'arte da parte dei più famosi pittori, scultori, architetti. E appunto in questo periodo che nasce a Napoli la grande arte sartoriale, per opera di alcuni famosi maestri stranieri chiamati in città dalla corte Aragonese. Ecco dunque, attorno al1445-1450 comparire il guascone Bernando Plastet ( sarto personale di Ferdinando I d'Aragona ), lo spagnolo Alvaro Di Salamanca ( creatore fra l'altro , delle stole dell'Ordine Equestre di Nostra Signora delle Giarrette ), il francese Pecticto  (sarto personale del Duca di Calabria ); ma ecco anche i primi due nomi di sarti napoletani : Pietro , di cui non è noto il cognome , ma si sa che nacque a Mondragone, presso Gaeta, che nel 1454 venne nominato sarto di corte, e Antonio Cota di Castellammare, allievo del Plastet.

In brevissimo tempo la Sartoria napoletana conquistò somma rinomanza, ed estese i suoi confini oltre i confini del regno.

La grande sartoria napoletana nacque dunque durante il regno aragonese  e, se ebbe origine dagli insegnamenti di alcuni grandi maestri,  seppe in brevissimo tempo acquistare tale abilità da divenire essa stessa maestra e conquistare rinomanza anche oltre i confini.

Già nel 1484 un famoso sarto napoletano , tale Tommaso, è richiesto dal Duca d'Este e diventa primo sarto della corte esistente di Ferrara; nel 1487 un altro. sarto napoletano, Romeo Dell'Amendola è incaricato di vestire il Duca di Milano; nel 1488 ancora un napoletano, Isacco , veste il Re d'Ungheria. Nel 1491, i sarti Michele De Bono e Ferullo delli Campitelli sono nominati provveditori del Conte di Belcastro.

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